Cinespettacolo dei Briganti della Grancia



TORNANO I BRIGANTI NEL PARCO DELLA GRANCIA
di 
EMANUELA FERRARA 


Cominciato come ogni anno il Cinespettacolo «La Storia Bandita» presso il Parco della Grancia. Rievocazione storica di una Basilicata in rivolta. Figura centrale, per tutta l’ora e mezza circa di vera emozione, Carmine Donatelli Crocco. Il brigante per eccellenza, quello che la televisione italiana ha voluto provare a descrivere, senza troppo successo, in una mini serie proposta dalla Rai. Chi meglio riesce a dare dignità al vero brigante è però proprio questo spettacolo che andrà in scena ogni venerdì e sabato fino al 15 settembre prossimo con l’aggiunta di ogni mercoledì a partire dall’8 agosto. 

Ai piedi della montagna su cui si erge Brindisi di Montagna, in un suggestivo anfiteatro naturale, la voce di Michele Placido e le splendide musiche, composte tra gli altri da Lucio Dalla egregiamente omaggiato in questa versione leggermente modificata, accompagnano lo spettatore in un vero e proprio viaggio nelle terre lucane tra il 1799 ed il 1861. «Per disprezzo ci chiamarono briganti … Calpestati ci vendicammo». Il cinespettacolo vuole essere un omaggio alla storia bandita, rimossa, liquidata da tutto e da tutti come una storia infamante. Eppure il brigantaggio lucano costò la vita a oltre 260mila persone. Un vero movimento di insurrezione delle masse e soprattutto dei poveri, delusi dalle promesse non mantenute dal nuovo Governo unitario. Una pagina di storia che dovrebbe essere degnamente tramandata ma di cui spesso si perdono le tracce. Inutile elencare i tanti effetti speciali grazie ai quali lo spettatore è letteralmente immerso nell’atmosfera. Giochi d’acqua, luce e guerriglia che sembra scoppiare realmente nella boscaglia. Oltre 400 comparse a rendere unica la più grande performance multimediale di teatro popolare d’Italia. Utile forse ascoltare i commenti di chi, di fronte al messaggio proposto di Libertà, si è emozionato. «Ci fu un popolo che insorse – diceva una donna seduta a guardare lo spettacolo – e noi che non siamo così tanto distanti da quelle condizioni socio-politiche ce ne stiamo fermi a guardare». Commento adeguato. Gli organizzatori possono ritenersi soddisfatti. Il Cinespettacolo oltre ad assicurare emozioni propone spunti di riflessione. Cosa da non poco conto in periodi di magra come questo. E se la maggior parte dei commenti sono positivi, qualche piccolo appunto arriva dagli affezionati di questo spettacolo. Quest’anno qualche lieve modifica è stata apportata, ma in linea di massima il Cinespettacolo funziona nella stessa maniera da ben 12 anni. Una ventata di novità non potrebbe che far bene e far crescere i numeri, già importanti, del pubblico. Ma questo, assicurano gli organizzatori, è stato una sorta di nuovo anno zero. Un nuovo anno di test. Lo staff organizzativo è infatti cambiato e la gestione completamente passata nelle mani del Comune di Brindisi di Montagna e dell’associazione Grancia Sviluppo. Le idee in cantiere sono interessanti. Tanto per iniziare, pensare di mantenere aperto il parco, con tutte le sue attività, per un periodo più lungo, iniziando già in primavera per poter lavorare anche con le scuole. Insomma, tradizione ed innovazione per portare alla ribalta la storia dimenticata. 

FONTE: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO




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