LA PRIMA EDICOLA NEOBORBONICA

E’ stata riportata da alcuni giornali la notizia di una singolare ed interessante iniziativa di divulgazione, che si va ad aggiungere alle tante altre, che riguarda l’apertura di una singolare edicola Neoborbonica a Napoli, zona Vomero.
Sul web già da tempo è possibile acquistare riviste, libri e gadget che vanno dalla bandiera, adesso in vari tagli, agli spillini, cartoline, portachiavi, autoadesivi e tutto quanto rientra nell’oggettistica del Regno, ma un’edicola ancora mancava.
Finora, hanno assicurato la divulgazione L’Editoriale il Giglio, in stretta collaborazione con il nostro Movimento, rintracciabile sul sito www.editorialeilgiglio.it , la Bottega delle Due Sicilie, gestita dal compatriota Matteo Vaia, rintracciabile al sito http://bottega2sicilie.net/ , l’Emporio Due Sicilie, gestito dal compatriota Vincenzo D’Amico contattabile al sito  http://stores.ebay.it/EmporioDueSicilie.
Ad essi si aggiungono i tradizionali “banchetti” di libri e gadget gestiti direttamente sul territorio durante gli eventi dai compatrioti delle delegazioni pugliesi della Daunia Due Sicilie http://www.associazioneduesicilietroja.it  e da Vincenzo De Maio, agente di vendita editoria “borbonica” di pregio, che propone in esclusiva assoluta stampe, stemmi e cartografie del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, contattabile a demaio.enzo@gmail.com .
Ritornando all’edicola, essa è sita in Piazzetta Belvedere, al Vomero, Napoli, dove, oltre ai giornali, è possibile acquistare i gadget più disparati che ricordano il Regno delle Due Sicilie, come gagliardetti, spille e bandiere.
Scrive Mario Parisi su una testata locale: “Al Vomero arriva l’edicola neo-borbonica. Succede anche questo nel quartiere collinare, dove la rivendita di giornali in Piazzetta Andrea Belvedere è diventata un punto di riferimento per i collezionisti napoletani, nostalgici del Regno delle Due Sicilie. Presso l’edicola vomerese, infatti, è possibile trovare svariati tipi di gadget raffiguranti lo storico stemma borbonico, dalle spille ai gagliardetti, passando per le ricercatissime bandiere.
A quanto sembra, tra l’altro, i suddetti oggetti riscuotono anche un discreto successo di vendita“.
Cap. Alessandro Romano


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