Un Lavoro encomiabile

Qualcuno si è permesso di sottovalutare o, comunque, di mettere in secondo ordine l’importanza della toponomastica nel lavoro di recupero della nostra identità perduta.

Se tutte le principali strade e piazze delle nostre città sono incredibilmente marcate con i nomi dei peggiori nemici della nostra Storia, un motivo ci dovrà pur essere.

Per quanto ci riguarda, la toponomastica è il compimento di un percorso di riscoperta identitaria, la prova che la verità è riuscita a permeare le coscienze non solo della gente, ma anche degli amministratori.

Il “forzare” un nome però, se da una parte appare come una giusta rivendicazione, dall’altra risulta essere un’imposizione che surroga la convinzione e la condivisione del desiderio di verità.

Pertanto occorre insistere e persistere fino a quando le Amministrazioni locali non si facciano promotrici del recupero di una dignità da 150 anni sottaciuta, collocando con tutti gli onori i nomi dei nostri martiri e dei nostri eroi.

Il nostro compatriota Nello Marti combatte imperterrito da oltre 10 anni per cancellare i nomi di quegli ignobili personaggi dalle strade della sua città e siamo certi che alla fine ci riuscirà, perché “qualcuno” prima o poi capirà perché tanta tenacia e tanta passione.

Cap. Alessandro Romano

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Cari compatrioti Briganti,

ancora una volta ho avanzato richiesta al mio Comune di residenza per la doverosa cancellazione delle strade intestate ai feroci Savoia.

Questa volta pare che il Sindaco finalmente si sia deciso ad aderire alla richiesta.

Comunque la strada in cui abito (Via Regina Elena) ha perso per sempre tale intitolazione e nel frattempo due strade sono state da me, con atto forzato, intitolate rispettivamente ad Angelina Romano e Michelina De Cesare.

Per ora nessuno si è azzardato per rimuovere tali intestazioni.

Cari saluti.

Nello Marti

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