LAPIDI BORBONICHE
AD ARCE
Ci scrive l’Avv. Ferdinando Corradini, fedele e rigoroso cultore della storia patria, quella vera.
Egli spesso ci fa partecipi di particolari scoperte storiche e di singolari iniziative culturali: questa volta ci segnala l’apposizione di alcune lapidi commemorative, presso un antico palazzo della bellissima Arce, che ricordano il periodo felice di una Terra ora lasciata all’abbandono ed al degrado politico-sociale e, di conseguenza, culturale.
La cosa che ci lascia positivamente colpiti, oltre all’iniziativa in se stessa, è che per la prima volta in assoluto che in una iscrizione marmorea viene indicato il termine identificativo legittimista di “compatriota”.
Il nostro vivo plauso all’autore dell’iniziativa, il coraggioso Ing. Marco Marrocco, al quale speriamo presto di manifestare nel modo che giustamente merita la nostra più sincera riconoscenza.

Cap. Alessandro Romano

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Carissimo Capitano,
In allegato ti invio le foto di due lapidi apposte al palazzo Tronconi di Arce. La prima ricorda la presenza nello stesso di S.M. Ferdinando IV di Borbone, il 22 Novembre 1798. La seconda ricorda Nicola Grossi, il quale, nella sua veste di Capitano della Guardia Urbana di Arce, il 27 Maggio 1849, oppose resistenza armata a Giuseppe Garibaldi, venuto, dalla Repubblica Romana, alla testa di quattromila uomini, alla conquista delle Due Sicilie.
Le lapidi sono state “scoperte” il 6 Novembre 2010 alla presenza del sindaco di Arce, dott. Roberto Simonelli, del vice sindaco, avv. Lucio Simonelli, dell’assessore alla cultura, dr.ssa Brigida Fraioli, del presidente del consiglio comunale, dr. Gianfranco Germani, nonché del Soprintendente ai Patri Confini e deputato al Parlamento delle Due Sicilie Argentino Tommaso D’Arpino.
Promotore e mecenate dell’iniziativa è stato l’ing. Marco MARROCCO, il quale ha da poco acquistato una porzione del detto palazzo Tronconi appassionandosi alla storia dello stesso, come pure a quello del nostro Regno.
Un forte abbraccio

Ferdinando Corradini

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1 risposta a

  1. marco scrive:

    grazie tante alessandro per i complimenti.
    il mio è stato solo un atto doveroso ed anche una sorta di provocazione ‘sottile’ al fine di destare tra i miei concittadini un po’ di riflessione e di dibattiti costruttivi sulle reali nostre provenienze storico-culturali.
    rimango sempre in attesa di vostre prossime iniziative ed in contatto con il mio ‘mentore’,l’illustrissimo Don Ferdinando Corradini.
    a disposizione
    marco marrocco

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