I nostri Soldati

I NOSTRI SOLDATI

Ormai siamo un po’ tutti abituati a vedere quelle divise che, nelle più solenni celebrazioni o nelle feste popolari, tra ali di folla incuriosita ed inorgoglita, sfilano con serietà e consapevolezza.

I primi tempi la gente era confusa, non riusciva proprio a capire, più che altro a credere, che al Sud addirittura c’era uno Stato con tanto di Esercito. Tempi duri, quando il solo esporre la Bandiera significava essere “generalizzati” dalle Forze dell’Ordine: figuriamoci sfilare in divisa ed armi. Non ne pariamo di sparare a salve.

Ora tutto è cambiato: la Gente sa bene a chi fanno riferimento quei Reparti, quelle Bandiere, quei colori, quei galloni. Eppure c’è chi ancora ironizza o chiama i nostri Soldati “figuranti”, per non parlare di quei poveri di spirito che si sbizzarriscono in sciocche battute al limite dell’idiozia più dettate dall’ignoranza che dalla cattiveria. 

I nostri Soldati non sono figuranti nella stessa misura che non sono dei soldati in armi. Così come un vessillo, un’icona, un fregio, una corona rappresentano qualcosa che va al di là del materiale di cui sono fatti, allo stesso modo i nostri Soldati sono la rappresentanza autentica e fedele di quei prodi che difesero fino all’ultimo respiro la Patria Napolitana.

Questo i nostri Soldati lo sanno benissimo e, nella consapevolezza che questo loro impegno è un elemento importantissimo nella dura battaglia per la diffusione della verità storica, impiegano tempo e risorse a non finire affinché ciò che rappresentano sia adeguatamente apprezzato e condiviso. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

E’ con questi sentimenti che diramiamo in Rete un articolo bellissimo dedicato ai nostri Soldati del Reparto “Milites Luci” di Potenza apparso sul periodico specializzato “STORIA IN RETE”, rivolgendo il nostro riconoscente pensiero anche ai reparti “Real Marina” della Sicilia ed a quelli “Esteri” da Cassino.


Cap. Alessandro Romano




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